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 VINYASA YOGA

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Insegnante: Silvia Zucchiatti

Dal sanscrito  vi “in modo speciale”, nyasa “posizionare”, grammaticalmente vinyasa significa posizionare in modo speciale. 

Nell'uso comune vinyasa si intende il fluire delle cose mentre nel mondo dello yoga la parola vinyasa indica quella tipologia di yoga dinamico caratterizzato da un rapido ma armonioso movimento  tra un asana e l'altro guidati dal flusso del proprio respiro. 

Durante la pratica, facendo attenzione ai cambi di respirazione, si può scoprire dove lasciamo andare o dove poniamo resistenza, dove si creano traumi e tensioni e dove le emozioni lasciano spazio alla spontaneità. 

 

Le origini di questo stile si devono a Krishnamacharya , yogi pioniere delle moderne forme di Yoga e maestro delle tre figure che hanno contribuito maggiormente alla diffusione di questa disciplina in Occidente: Sri K. Pattabhi Jois, B. K. S. Iyengar e Indra Devi.

Nei suoi lunghi studi Krishnamacharya incentrò l’attenzione sulla fase di collegamento da un asana e la successiva, focalizzandosi proprio sul momento di transizione fra le posture, in sincronia con una respirazione.

Vinyasa Yoga include una vasta gamma di stili (Ashtanga, Dharma, Hatha, Jivamukti, Iyengar, Prana Flow ) ed è invece ben distante invece dal movimento fitness o dallo stretching: ("se fai la posizione senza respirare è fitness, se sei nella posizione e riesci a respirare allora stai facendo Yoga”)

La sequenza nel vinyasa yoga è ogni volta diversa ma ha sempre uno scopo, una direzione. Ma il "modo speciale" di fare le posture non è solo puntare al finale ma ti prendersi cura di ogni singolo dettaglio perchè ogni piccolo dettaglio conta, ogni passo fatto è un passo in meno per raggiungere la meta. Ogni momento è un momento che conta. Ci sono passi da fare che non si possono saltare. Il vinyasa aiuta a capire l’importanza e la necessità di ognuno, dentro e fuori dal tappetino.

Non esiste una sequenza prefissata ma il saluto al sole è sempre presente all'inizio della pratica e viene ripetuto più volte in modo da accompagnare i praticanti ad entrare in una meditazione in movimento.

Questa sequenza dinamica di posture, che può essere fisicamente anche molto intensa, richiede grande concentrazione, coordinazione e consapevolezza muscolari ed è una delle più complete tra le diverse discipline per raggiungere un eccellente livello di armonia psicofisica. 

“Lo yoga è 99% pratica e 1% teoria” - K. Pattabhi Jois 

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